Author: IORIO GIOVANNI
Publisher: Giappichelli
ISBN: 9788892146082
Category : Law
Languages : it
Pages : 0
Book Description
Come si studia l’esame di Diritto privato? È necessario sottolineare o è meglio lasciare il libro intonso? Conviene prendere appunti su un quaderno, oppure mettersi a fare gli amanuensi e copiare integralmente – senza tralasciare una virgola – il libro consigliato dal docente? O basta riassumerlo? E ancora: quanti ripassi fare? Due, tre o di più? Ad alta voce o in religioso silenzio? È preferibile studiare da soli o in compagnia? Sono solo alcune delle domande che ogni anno, a ottobre, le matricole si fanno, specie di fronte a esami ostici e fondamentali. Insegnando Istituzioni di Diritto privato, che a Giurisprudenza è un esame del primo anno, ne so qualcosa: il testo che ho scritto è lungo più di 1.300 pagine (anche se tolgo alcune parti dal programma). I ragazzi si rendono subito conto che il percorso non sarà facile: occorre attrezzarsi, organizzarsi, acquistare un metodo.
Lo studio del Diritto privato
Author: IORIO GIOVANNI
Publisher: Giappichelli
ISBN: 9788892146082
Category : Law
Languages : it
Pages : 0
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Come si studia l’esame di Diritto privato? È necessario sottolineare o è meglio lasciare il libro intonso? Conviene prendere appunti su un quaderno, oppure mettersi a fare gli amanuensi e copiare integralmente – senza tralasciare una virgola – il libro consigliato dal docente? O basta riassumerlo? E ancora: quanti ripassi fare? Due, tre o di più? Ad alta voce o in religioso silenzio? È preferibile studiare da soli o in compagnia? Sono solo alcune delle domande che ogni anno, a ottobre, le matricole si fanno, specie di fronte a esami ostici e fondamentali. Insegnando Istituzioni di Diritto privato, che a Giurisprudenza è un esame del primo anno, ne so qualcosa: il testo che ho scritto è lungo più di 1.300 pagine (anche se tolgo alcune parti dal programma). I ragazzi si rendono subito conto che il percorso non sarà facile: occorre attrezzarsi, organizzarsi, acquistare un metodo.
Publisher: Giappichelli
ISBN: 9788892146082
Category : Law
Languages : it
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Come si studia l’esame di Diritto privato? È necessario sottolineare o è meglio lasciare il libro intonso? Conviene prendere appunti su un quaderno, oppure mettersi a fare gli amanuensi e copiare integralmente – senza tralasciare una virgola – il libro consigliato dal docente? O basta riassumerlo? E ancora: quanti ripassi fare? Due, tre o di più? Ad alta voce o in religioso silenzio? È preferibile studiare da soli o in compagnia? Sono solo alcune delle domande che ogni anno, a ottobre, le matricole si fanno, specie di fronte a esami ostici e fondamentali. Insegnando Istituzioni di Diritto privato, che a Giurisprudenza è un esame del primo anno, ne so qualcosa: il testo che ho scritto è lungo più di 1.300 pagine (anche se tolgo alcune parti dal programma). I ragazzi si rendono subito conto che il percorso non sarà facile: occorre attrezzarsi, organizzarsi, acquistare un metodo.
Studi di diritto privato
Author: Antonio Scialoja (È stato docente presso il Dipartimento di Diritto della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Siena.)
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Languages : it
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Languages : it
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Studi di diritto privato
Introduzione allo studio del diritto privato
Author: Renato Clarizia
Publisher:
ISBN: 9788834873113
Category : Law
Languages : it
Pages : 194
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ISBN: 9788834873113
Category : Law
Languages : it
Pages : 194
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Introduzione allo studio del diritto privato
Guida alle esercitazioni di diritto privato e allo studio della giurisprudenza civile
Author: Giovanna Visintini
Publisher:
ISBN: 9788808521170
Category : Law
Languages : it
Pages : 320
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ISBN: 9788808521170
Category : Law
Languages : it
Pages : 320
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Manuale di diritto privato
Author: DI CIOMMO FRANCESCO
Publisher: G Giappichelli Editore
ISBN: 8892144545
Category : Law
Languages : it
Pages : 30
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Publisher: G Giappichelli Editore
ISBN: 8892144545
Category : Law
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Pages : 30
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Compendio di diritto privato
Author: Stefano Ambrogio
Publisher:
ISBN: 9788866893127
Category : Law
Languages : it
Pages : 478
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ISBN: 9788866893127
Category : Law
Languages : it
Pages : 478
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Diritto privato
Author: NIVARRA LUCA
Publisher: Giappichelli
ISBN:
Category : Law
Languages : it
Pages : 0
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Sono trascorsi esattamente dieci anni da quando pubblicammo le Istituzioni di diritto privato ed oggi, sempre per i tipi del pazientissimo editore Giappichelli, diamo alle stampe il Diritto privato. In dieci anni molta acqua è passata sotto i ponti della società e dell’università italiane: quest’ultima, in particolare, è stata oggetto dei ripetuti esercizi riformatori dei governi che si sono avvicendati alla guida del Paese, con risultati che non mette conto, qui, sottoporre a giudizio. La facoltà giuridica, forse anche per il ruolo che essa, storicamente, ha assolto, di luogo privilegiato di selezione della classe dirigente, è stata al centro di questa stagione di innovazioni, con la conseguenza che, nell’arco del decennio in questione, siamo passati dal tradizionale ordinamento quadriennale, al “tre più due”, per approdare, infine, all’odierna laurea magistrale di cinque anni. Le ripetute metamorfosi curriculari del corso hanno imposto un ripensamento, più o meno profondo e sentito, degli strumenti didattici, specie di quelli a supporto degli insegnamenti istituzionali: e, in effetti, le nostre Istituzioni (giunte oggi alla sesta edizione) furono figlie della volontà di tre (all’epoca giovani) civilisti di prendere sul serio le novità lasciate intravedere dall’introduzione del triennio. Tramontata, tanto rapidamente quanto ingloriosamente, quell’esperienza (vittima, in primo luogo, della italica incapacità di andare fino in fondo nelle cose, specie quando si tratti di attuare in modo coerente un disegno riformatore), il passaggio al quinquennio ha inevitabilmente posto il problema di un riesame dell’impostazione del nostro primo Manuale, anche alla luce del fatto, innegabile, che la sua diffusione ha finito per concentrarsi all’interno di circuiti formativi esterni a quello della facoltà giuridica. Da qui il Diritto privato che presentiamo al pubblico dei Colleghi, degli operatori del diritto e degli studenti: un’opera nuova, non un semplice ampliamento delle Istituzioni, che vorrebbe rispondere all’avvertita esigenza di una più estesa ed approfondita illustrazione di tutte le materie e di tutti gli istituti del diritto civile. Tuttavia, ci sembra di poter dire che qualcosa, di quella originaria ispirazione, si sia mantenuto là dove, di ogni materia e di ogni istituto, si è voluto fornire il profilo generale (certamente corredato di una trattazione ed una informazione più ricche), senza pretendere di andare dietro, specie in alcuni settori in cui il fenomeno si manifesta con speciale intensità, a tutti gli innumerevoli sentieri aperti da una legislazione a getto continuo (e che, però, sarebbe ormai anacronistico definire speciale) e da una giurisprudenza, non soltanto interna, che sempre più presenta i tratti di una fonte del diritto (poco importa se in senso for¬male o solo sostanziale). Insomma, per riprendere un’immagine già usata nel presentare le Istituzioni, più una bussola che non un sistema, anche perché, francamente, sarebbe davvero difficile, al giorno d’oggi, trovarlo questo sistema, dentro un ordinamento civilistico che si sviluppa secondo dinamiche plurime e si organizza secondo una molteplicità di rationes spesso irriducibili le une alle altre. Perfino il territorio dell’autonomia privata, che sembrava essere, attraverso le mediazioni delle sue nobili e compatte categorie (il negozio giuridico, il contratto), il vero cemento del sistema, si frammenta oggi in una pluralità di discipline, faticosamente messe in connessione (ma non certo ridotte ad unità) sulla base di opzioni interpretative che, già solo per il fatto di muoversi all’interno di prospettive ogni volta diverse, rappresentano il segno più evidente dell’irreversibile tramonto del sistema tradizionalmente inteso. Naturalmente, un’esposizione di carattere istituzionale non può sottrarsi al rispetto di basilari canoni di ordine e coerenza: ed è questo, appunto, l’obiettivo che ci siamo proposti, di un’esposizione ordinata e coerente, che fornisse a chi, per la prima volta, si avvicina allo studio del diritto privato,(e anche a quanti, conseguita la laurea, accingendosi alla preparazione di un concorso o dell’esame di abilitazione, vogliano rinfrescare il proprio patrimonio di cognizioni privatistiche) le coordinate necessarie ad orientarsi all’interno di una materia che, alla tradizionale asperità concettuale, affianca, nel tempo presente, una crescente complessità di riferimenti. Come sempre, ci attendiamo, dalla comunità scientifica e dalla più ampia platea di coloro che del Manuale vorranno avvalersi, suggerimenti e critiche, indispensabili al fine di migliorare il nostro lavoro: tanto più che il ritmo incessante delle riforme legislative, ne siamo pienamente consapevoli, ci obbligherà ad un’opera costante di aggiornamento.
Publisher: Giappichelli
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Category : Law
Languages : it
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Sono trascorsi esattamente dieci anni da quando pubblicammo le Istituzioni di diritto privato ed oggi, sempre per i tipi del pazientissimo editore Giappichelli, diamo alle stampe il Diritto privato. In dieci anni molta acqua è passata sotto i ponti della società e dell’università italiane: quest’ultima, in particolare, è stata oggetto dei ripetuti esercizi riformatori dei governi che si sono avvicendati alla guida del Paese, con risultati che non mette conto, qui, sottoporre a giudizio. La facoltà giuridica, forse anche per il ruolo che essa, storicamente, ha assolto, di luogo privilegiato di selezione della classe dirigente, è stata al centro di questa stagione di innovazioni, con la conseguenza che, nell’arco del decennio in questione, siamo passati dal tradizionale ordinamento quadriennale, al “tre più due”, per approdare, infine, all’odierna laurea magistrale di cinque anni. Le ripetute metamorfosi curriculari del corso hanno imposto un ripensamento, più o meno profondo e sentito, degli strumenti didattici, specie di quelli a supporto degli insegnamenti istituzionali: e, in effetti, le nostre Istituzioni (giunte oggi alla sesta edizione) furono figlie della volontà di tre (all’epoca giovani) civilisti di prendere sul serio le novità lasciate intravedere dall’introduzione del triennio. Tramontata, tanto rapidamente quanto ingloriosamente, quell’esperienza (vittima, in primo luogo, della italica incapacità di andare fino in fondo nelle cose, specie quando si tratti di attuare in modo coerente un disegno riformatore), il passaggio al quinquennio ha inevitabilmente posto il problema di un riesame dell’impostazione del nostro primo Manuale, anche alla luce del fatto, innegabile, che la sua diffusione ha finito per concentrarsi all’interno di circuiti formativi esterni a quello della facoltà giuridica. Da qui il Diritto privato che presentiamo al pubblico dei Colleghi, degli operatori del diritto e degli studenti: un’opera nuova, non un semplice ampliamento delle Istituzioni, che vorrebbe rispondere all’avvertita esigenza di una più estesa ed approfondita illustrazione di tutte le materie e di tutti gli istituti del diritto civile. Tuttavia, ci sembra di poter dire che qualcosa, di quella originaria ispirazione, si sia mantenuto là dove, di ogni materia e di ogni istituto, si è voluto fornire il profilo generale (certamente corredato di una trattazione ed una informazione più ricche), senza pretendere di andare dietro, specie in alcuni settori in cui il fenomeno si manifesta con speciale intensità, a tutti gli innumerevoli sentieri aperti da una legislazione a getto continuo (e che, però, sarebbe ormai anacronistico definire speciale) e da una giurisprudenza, non soltanto interna, che sempre più presenta i tratti di una fonte del diritto (poco importa se in senso for¬male o solo sostanziale). Insomma, per riprendere un’immagine già usata nel presentare le Istituzioni, più una bussola che non un sistema, anche perché, francamente, sarebbe davvero difficile, al giorno d’oggi, trovarlo questo sistema, dentro un ordinamento civilistico che si sviluppa secondo dinamiche plurime e si organizza secondo una molteplicità di rationes spesso irriducibili le une alle altre. Perfino il territorio dell’autonomia privata, che sembrava essere, attraverso le mediazioni delle sue nobili e compatte categorie (il negozio giuridico, il contratto), il vero cemento del sistema, si frammenta oggi in una pluralità di discipline, faticosamente messe in connessione (ma non certo ridotte ad unità) sulla base di opzioni interpretative che, già solo per il fatto di muoversi all’interno di prospettive ogni volta diverse, rappresentano il segno più evidente dell’irreversibile tramonto del sistema tradizionalmente inteso. Naturalmente, un’esposizione di carattere istituzionale non può sottrarsi al rispetto di basilari canoni di ordine e coerenza: ed è questo, appunto, l’obiettivo che ci siamo proposti, di un’esposizione ordinata e coerente, che fornisse a chi, per la prima volta, si avvicina allo studio del diritto privato,(e anche a quanti, conseguita la laurea, accingendosi alla preparazione di un concorso o dell’esame di abilitazione, vogliano rinfrescare il proprio patrimonio di cognizioni privatistiche) le coordinate necessarie ad orientarsi all’interno di una materia che, alla tradizionale asperità concettuale, affianca, nel tempo presente, una crescente complessità di riferimenti. Come sempre, ci attendiamo, dalla comunità scientifica e dalla più ampia platea di coloro che del Manuale vorranno avvalersi, suggerimenti e critiche, indispensabili al fine di migliorare il nostro lavoro: tanto più che il ritmo incessante delle riforme legislative, ne siamo pienamente consapevoli, ci obbligherà ad un’opera costante di aggiornamento.