La costituzione, il diritto costituzionale e l'ordinamento statale PDF Download

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La costituzione, il diritto costituzionale e l'ordinamento statale

La costituzione, il diritto costituzionale e l'ordinamento statale PDF Author: PERTICI ANDREA
Publisher: G Giappichelli Editore
ISBN: 8892140450
Category : Law
Languages : it
Pages : 19

Book Description
L’idea di dare vita a un trattato di diritto costituzionale muove dalla considerazione di un vuoto significativo nel panorama editoriale italiano, passato e presente, dato dalla mancanza di una trattazione della nostra comune disciplina, che sia, ad un tempo, sistematica, scientificamente rigorosa e destinata ad un ampio pubblico di lettori. Lo stato dell’arte registra la presenza di precedenti illustri in ambiti disciplinari circumvicini, dal Primo trattato completo di diritto amministrativo curato da V.E. Orlando all’inizio del secolo scorso al Trattato di diritto amministrativo diretto da S. Cassese circa cent’anni dopo; a questi, però, non fanno riscontro lavori analoghi nel diritto costituzionale, se non nella fase primigenia della stagione unitaria, con le opere omonime, tra gli altri, di F.P. Contuzzi, A. Pierantoni e V. Sansonetti. Sul versante della manualistica più recente, anche i volumi maggiormente caratterizzati da autorevolezza e diffusione hanno un taglio prettamente didattico e divulgativo; inoltre, pur volendo ampliare lo sguardo al diritto pubblico, il manuale di C. Mortati e quello curato da G. Amato e A. Barbera, a cui avevano contribuito studiosi di punta del diritto costituzionale, non sono più aggiornati da tempo. Interrogarsi a fondo sulle ragioni di tale assenza richiederebbe considerazioni più analitiche e meditate di quelle che possono essere svolte in questa sede preliminare. Per un verso, si tratta di una peculiarità tutta italiana; in altre esperienze giuridiche, infatti, opere trattatistiche di diritto costituzionale sono fiorite e continuano ad essere scritte e aggiornate (tra i numerosi esempi possibili, meritano una menzione particolare in Francia il Traité de droit constitutionnel di L. Duguit, pubblicato negli anni venti del Novecento, e in Germania l’Handbuch des Staatsrechts curato da J. Isensee e P. Kirchhof, iniziato nel 1987 ed ora giunto alla terza edizione). Per un altro verso, si tratta di una specificità che segna, sempre in negativo, il solo diritto costituzionale; è significativo il fatto che un giuspubblicista a tutto tondo, qual è stato V.E. Orlando, ha progettato e sviluppato un trattato di diritto... amministrativo, forse introiettando, anche al di là delle intenzioni, il celebre motto di O. Mayer «il diritto costituzionale passa, il diritto amministrativo rimane». Le ipotesi che si possono formulare, al riguardo, sono quindi le più varie. Sulla scia dell’immagine del tronco dell’albero dal quale si ripartono i rami delle varie discipline giuridiche, cara a S. Romano, vi è che il diritto costituzionale è condensato in un unico documento contenente poche disposizioni generali e non si presta a trattazioni estese; oppure, al contrario, che l’avvenuta penetrazione del diritto costituzionale in tutti i settori dell’ordinamento giuridico renderebbe oggettivamente difficile, se non impossibile, dare un senso compiuto a quest’opera di irraggiamento. Un altro fattore causale potrebbe poi essere rinvenuto nel diverso rilievo assunto dal decorrere del tempo: mentre le c.d. materie ordinamentali (a partire dal diritto civile, dal diritto penale e dal diritto amministrativo) hanno radici profonde e si sono consolidate nel fluire delle molte generazioni che hanno traguardato l’unità nazionale, il diritto costituzionale è quello più esposto alle temperie politiche, com’è dimostrato dalla netta cesura tra i documenti fondativi dell’attuale ordinamento repubblicano e del precedente assetto statutario. Si tratta di spiegazioni che recano tutte un germe di verità, ma non per questo sembrano in grado di descrivere compiutamente la vicenda qui considerata. Sia come sia, siamo convinti che nel suo ormai lungo periodo di vigenza la Costituzione abbia sprigionato molte delle sue potenzialità originarie ed abbia fornito risposte inedite e originali ai bisogni, ai desideri e alle speranze che le persone di ogni tempo, ivi compreso il nostro, portano con sé. Certamente, se la sua attuazione per via legislativa fosse stata meno frammentaria e incerta, spesso in nome di un revisionismo costituzionale maldestro e contingente, «il nostro sarebbe un Paese più giusto e anche più felice», riprendendo le parole pronunciate dalla senatrice L. Segre nel discorso inaugurale della XIX legislatura. Ciò ci induce a ritenere che il sedimentarsi della Costituzione, oltre che nell’esperienza giuridica, nella coscienza individuale e collettiva non possa mai essere assunto come un dato acquisito. Al contrario, come ricordava P. Calamandrei nel suo formidabile discorso agli studenti milanesi del 1955, è necessaria in ogni tempo una comune assunzione di responsabilità, affinché la Costituzione, «rinnovatrice e progressiva», resti viva. E ciò vale anzitutto per i partiti politici, sovente dimentichi delle intime legature tra progettualità costituzionale e politica nazionale, ma parimenti per la dottrina giuridica, talora irretita da velleitarismi ideologici o da compiacenze interessate. Al netto di tali degenerazioni ci pare comunque innegabile che gli oltre settant’anni che ci separano dall’entrata in vigore della Costituzione abbiano contribuito al radicamento, nei cittadini come nelle istituzioni, di una cultura repubblicana. E questa base comune ci è parsa almeno un punto di partenza per provare a dare al diritto costituzionale una sistemazione più ampia e, nei limiti del possibile, completa rispetto a quanto si possa fare con un semplice manuale e così rivolgerci ad una platea vasta e differenziata, composta da studenti dei corsi universitari avanzati e dei dottorati di ricerca in discipline giuspubblicistiche, da giovani (e meno giovani) studiosi che intendono prepararsi per la carriera universitaria, da candidati ai concorsi per l’accesso alle posizioni apicali degli organi costituzionali e della pubblica amministrazione, da magistrati ordinari e amministrativi, da funzionari pubblici e da avvocati inseriti in studi legali dotati di prestigio e consistenza. A ciò si aggiunge, naturalmente, il fervido auspicio che il percorso qui proposto possa rappresentare l’occasione non solo per fare il punto su una parte rilevante di quella cultura repubblicana, ma anche per contribuire ad una più intensa riflessione sul ruolo della nostra comune disciplina, in uno con i lavori consimili che sono in via di pubblicazione (come il Trattato di diritto costituzionale italiano curato da M. Cavino e L. Imarisio, il cui primo volume è stato pubblicato nel 2021) e con gli altri che auspicabilmente verranno dopo.

La costituzione, il diritto costituzionale e l'ordinamento statale

La costituzione, il diritto costituzionale e l'ordinamento statale PDF Author: PERTICI ANDREA
Publisher: G Giappichelli Editore
ISBN: 8892140450
Category : Law
Languages : it
Pages : 19

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L’idea di dare vita a un trattato di diritto costituzionale muove dalla considerazione di un vuoto significativo nel panorama editoriale italiano, passato e presente, dato dalla mancanza di una trattazione della nostra comune disciplina, che sia, ad un tempo, sistematica, scientificamente rigorosa e destinata ad un ampio pubblico di lettori. Lo stato dell’arte registra la presenza di precedenti illustri in ambiti disciplinari circumvicini, dal Primo trattato completo di diritto amministrativo curato da V.E. Orlando all’inizio del secolo scorso al Trattato di diritto amministrativo diretto da S. Cassese circa cent’anni dopo; a questi, però, non fanno riscontro lavori analoghi nel diritto costituzionale, se non nella fase primigenia della stagione unitaria, con le opere omonime, tra gli altri, di F.P. Contuzzi, A. Pierantoni e V. Sansonetti. Sul versante della manualistica più recente, anche i volumi maggiormente caratterizzati da autorevolezza e diffusione hanno un taglio prettamente didattico e divulgativo; inoltre, pur volendo ampliare lo sguardo al diritto pubblico, il manuale di C. Mortati e quello curato da G. Amato e A. Barbera, a cui avevano contribuito studiosi di punta del diritto costituzionale, non sono più aggiornati da tempo. Interrogarsi a fondo sulle ragioni di tale assenza richiederebbe considerazioni più analitiche e meditate di quelle che possono essere svolte in questa sede preliminare. Per un verso, si tratta di una peculiarità tutta italiana; in altre esperienze giuridiche, infatti, opere trattatistiche di diritto costituzionale sono fiorite e continuano ad essere scritte e aggiornate (tra i numerosi esempi possibili, meritano una menzione particolare in Francia il Traité de droit constitutionnel di L. Duguit, pubblicato negli anni venti del Novecento, e in Germania l’Handbuch des Staatsrechts curato da J. Isensee e P. Kirchhof, iniziato nel 1987 ed ora giunto alla terza edizione). Per un altro verso, si tratta di una specificità che segna, sempre in negativo, il solo diritto costituzionale; è significativo il fatto che un giuspubblicista a tutto tondo, qual è stato V.E. Orlando, ha progettato e sviluppato un trattato di diritto... amministrativo, forse introiettando, anche al di là delle intenzioni, il celebre motto di O. Mayer «il diritto costituzionale passa, il diritto amministrativo rimane». Le ipotesi che si possono formulare, al riguardo, sono quindi le più varie. Sulla scia dell’immagine del tronco dell’albero dal quale si ripartono i rami delle varie discipline giuridiche, cara a S. Romano, vi è che il diritto costituzionale è condensato in un unico documento contenente poche disposizioni generali e non si presta a trattazioni estese; oppure, al contrario, che l’avvenuta penetrazione del diritto costituzionale in tutti i settori dell’ordinamento giuridico renderebbe oggettivamente difficile, se non impossibile, dare un senso compiuto a quest’opera di irraggiamento. Un altro fattore causale potrebbe poi essere rinvenuto nel diverso rilievo assunto dal decorrere del tempo: mentre le c.d. materie ordinamentali (a partire dal diritto civile, dal diritto penale e dal diritto amministrativo) hanno radici profonde e si sono consolidate nel fluire delle molte generazioni che hanno traguardato l’unità nazionale, il diritto costituzionale è quello più esposto alle temperie politiche, com’è dimostrato dalla netta cesura tra i documenti fondativi dell’attuale ordinamento repubblicano e del precedente assetto statutario. Si tratta di spiegazioni che recano tutte un germe di verità, ma non per questo sembrano in grado di descrivere compiutamente la vicenda qui considerata. Sia come sia, siamo convinti che nel suo ormai lungo periodo di vigenza la Costituzione abbia sprigionato molte delle sue potenzialità originarie ed abbia fornito risposte inedite e originali ai bisogni, ai desideri e alle speranze che le persone di ogni tempo, ivi compreso il nostro, portano con sé. Certamente, se la sua attuazione per via legislativa fosse stata meno frammentaria e incerta, spesso in nome di un revisionismo costituzionale maldestro e contingente, «il nostro sarebbe un Paese più giusto e anche più felice», riprendendo le parole pronunciate dalla senatrice L. Segre nel discorso inaugurale della XIX legislatura. Ciò ci induce a ritenere che il sedimentarsi della Costituzione, oltre che nell’esperienza giuridica, nella coscienza individuale e collettiva non possa mai essere assunto come un dato acquisito. Al contrario, come ricordava P. Calamandrei nel suo formidabile discorso agli studenti milanesi del 1955, è necessaria in ogni tempo una comune assunzione di responsabilità, affinché la Costituzione, «rinnovatrice e progressiva», resti viva. E ciò vale anzitutto per i partiti politici, sovente dimentichi delle intime legature tra progettualità costituzionale e politica nazionale, ma parimenti per la dottrina giuridica, talora irretita da velleitarismi ideologici o da compiacenze interessate. Al netto di tali degenerazioni ci pare comunque innegabile che gli oltre settant’anni che ci separano dall’entrata in vigore della Costituzione abbiano contribuito al radicamento, nei cittadini come nelle istituzioni, di una cultura repubblicana. E questa base comune ci è parsa almeno un punto di partenza per provare a dare al diritto costituzionale una sistemazione più ampia e, nei limiti del possibile, completa rispetto a quanto si possa fare con un semplice manuale e così rivolgerci ad una platea vasta e differenziata, composta da studenti dei corsi universitari avanzati e dei dottorati di ricerca in discipline giuspubblicistiche, da giovani (e meno giovani) studiosi che intendono prepararsi per la carriera universitaria, da candidati ai concorsi per l’accesso alle posizioni apicali degli organi costituzionali e della pubblica amministrazione, da magistrati ordinari e amministrativi, da funzionari pubblici e da avvocati inseriti in studi legali dotati di prestigio e consistenza. A ciò si aggiunge, naturalmente, il fervido auspicio che il percorso qui proposto possa rappresentare l’occasione non solo per fare il punto su una parte rilevante di quella cultura repubblicana, ma anche per contribuire ad una più intensa riflessione sul ruolo della nostra comune disciplina, in uno con i lavori consimili che sono in via di pubblicazione (come il Trattato di diritto costituzionale italiano curato da M. Cavino e L. Imarisio, il cui primo volume è stato pubblicato nel 2021) e con gli altri che auspicabilmente verranno dopo.

La costituzione, il diritto costituzionale e l'ordinamento statale - e-Bokk

La costituzione, il diritto costituzionale e l'ordinamento statale - e-Bokk PDF Author: PERTICI ANDREA
Publisher: G Giappichelli Editore
ISBN: 8892197681
Category : Law
Languages : it
Pages : 377

Book Description
L’idea di dare vita a un trattato di diritto costituzionale muove dalla considerazione di un vuoto significativo nel panorama editoriale italiano, passato e presente, dato dalla mancanza di una trattazione della nostra comune disciplina, che sia, ad un tempo, sistematica, scientificamente rigorosa e destinata ad un ampio pubblico di lettori. Lo stato dell’arte registra la presenza di precedenti illustri in ambiti disciplinari circumvicini, dal Primo trattato completo di diritto amministrativo curato da V.E. Orlando all’inizio del secolo scorso al Trattato di diritto amministrativo diretto da S. Cassese circa cent’anni dopo; a questi, però, non fanno riscontro lavori analoghi nel diritto costituzionale, se non nella fase primigenia della stagione unitaria, con le opere omonime, tra gli altri, di F.P. Contuzzi, A. Pierantoni e V. Sansonetti. Sul versante della manualistica più recente, anche i volumi maggiormente caratterizzati da autorevolezza e diffusione hanno un taglio prettamente didattico e divulgativo; inoltre, pur volendo ampliare lo sguardo al diritto pubblico, il manuale di C. Mortati e quello curato da G. Amato e A. Barbera, a cui avevano contribuito studiosi di punta del diritto costituzionale, non sono più aggiornati da tempo. Interrogarsi a fondo sulle ragioni di tale assenza richiederebbe considerazioni più analitiche e meditate di quelle che possono essere svolte in questa sede preliminare. Per un verso, si tratta di una peculiarità tutta italiana; in altre esperienze giuridiche, infatti, opere trattatistiche di diritto costituzionale sono fiorite e continuano ad essere scritte e aggiornate (tra i numerosi esempi possibili, meritano una menzione particolare in Francia il Traité de droit constitutionnel di L. Duguit, pubblicato negli anni venti del Novecento, e in Germania l’Handbuch des Staatsrechts curato da J. Isensee e P. Kirchhof, iniziato nel 1987 ed ora giunto alla terza edizione). Per un altro verso, si tratta di una specificità che segna, sempre in negativo, il solo diritto costituzionale; è significativo il fatto che un giuspubblicista a tutto tondo, qual è stato V.E. Orlando, ha progettato e sviluppato un trattato di diritto... amministrativo, forse introiettando, anche al di là delle intenzioni, il celebre motto di O. Mayer «il diritto costituzionale passa, il diritto amministrativo rimane». Le ipotesi che si possono formulare, al riguardo, sono quindi le più varie. Sulla scia dell’immagine del tronco dell’albero dal quale si ripartono i rami delle varie discipline giuridiche, cara a S. Romano, vi è che il diritto costituzionale è condensato in un unico documento contenente poche disposizioni generali e non si presta a trattazioni estese; oppure, al contrario, che l’avvenuta penetrazione del diritto costituzionale in tutti i settori dell’ordinamento giuridico renderebbe oggettivamente difficile, se non impossibile, dare un senso compiuto a quest’opera di irraggiamento. Un altro fattore causale potrebbe poi essere rinvenuto nel diverso rilievo assunto dal decorrere del tempo: mentre le c.d. materie ordinamentali (a partire dal diritto civile, dal diritto penale e dal diritto amministrativo) hanno radici profonde e si sono consolidate nel fluire delle molte generazioni che hanno traguardato l’unità nazionale, il diritto costituzionale è quello più esposto alle temperie politiche, com’è dimostrato dalla netta cesura tra i documenti fondativi dell’attuale ordinamento repubblicano e del precedente assetto statutario. Si tratta di spiegazioni che recano tutte un germe di verità, ma non per questo sembrano in grado di descrivere compiutamente la vicenda qui considerata. Sia come sia, siamo convinti che nel suo ormai lungo periodo di vigenza la Costituzione abbia sprigionato molte delle sue potenzialità originarie ed abbia fornito risposte inedite e originali ai bisogni, ai desideri e alle speranze che le persone di ogni tempo, ivi compreso il nostro, portano con sé. Certamente, se la sua attuazione per via legislativa fosse stata meno frammentaria e incerta, spesso in nome di un revisionismo costituzionale maldestro e contingente, «il nostro sarebbe un Paese più giusto e anche più felice», riprendendo le parole pronunciate dalla senatrice L. Segre nel discorso inaugurale della XIX legislatura. Ciò ci induce a ritenere che il sedimentarsi della Costituzione, oltre che nell’esperienza giuridica, nella coscienza individuale e collettiva non possa mai essere assunto come un dato acquisito. Al contrario, come ricordava P. Calamandrei nel suo formidabile discorso agli studenti milanesi del 1955, è necessaria in ogni tempo una comune assunzione di responsabilità, affinché la Costituzione, «rinnovatrice e progressiva», resti viva. E ciò vale anzitutto per i partiti politici, sovente dimentichi delle intime legature tra progettualità costituzionale e politica nazionale, ma parimenti per la dottrina giuridica, talora irretita da velleitarismi ideologici o da compiacenze interessate. Al netto di tali degenerazioni ci pare comunque innegabile che gli oltre settant’anni che ci separano dall’entrata in vigore della Costituzione abbiano contribuito al radicamento, nei cittadini come nelle istituzioni, di una cultura repubblicana. E questa base comune ci è parsa almeno un punto di partenza per provare a dare al diritto costituzionale una sistemazione più ampia e, nei limiti del possibile, completa rispetto a quanto si possa fare con un semplice manuale e così rivolgerci ad una platea vasta e differenziata, composta da studenti dei corsi universitari avanzati e dei dottorati di ricerca in discipline giuspubblicistiche, da giovani (e meno giovani) studiosi che intendono prepararsi per la carriera universitaria, da candidati ai concorsi per l’accesso alle posizioni apicali degli organi costituzionali e della pubblica amministrazione, da magistrati ordinari e amministrativi, da funzionari pubblici e da avvocati inseriti in studi legali dotati di prestigio e consistenza. A ciò si aggiunge, naturalmente, il fervido auspicio che il percorso qui proposto possa rappresentare l’occasione non solo per fare il punto su una parte rilevante di quella cultura repubblicana, ma anche per contribuire ad una più intensa riflessione sul ruolo della nostra comune disciplina, in uno con i lavori consimili che sono in via di pubblicazione (come il Trattato di diritto costituzionale italiano curato da M. Cavino e L. Imarisio, il cui primo volume è stato pubblicato nel 2021) e con gli altri che auspicabilmente verranno dopo.

Diritto costituzionale comparato

Diritto costituzionale comparato PDF Author: Giuseppe De Vergottini
Publisher:
ISBN: 9788813381004
Category : Law
Languages : it
Pages : 0

Book Description


Diritto costituzionale e pubblico

Diritto costituzionale e pubblico PDF Author: CARETTI PAOLO
Publisher: G Giappichelli Editore
ISBN:
Category : Law
Languages : it
Pages : 19

Book Description
L’avvio di una legislatura che, per alcuni, si preannuncia “costituente” avrebbe forse consigliato di rinviare una nuova edizione del manuale. Tuttavia, le numerose e significative novità intervenute sia sul piano costituzionale che legislativo e giurisprudenziale nei quasi tre anni trascorsi dalla precedente edizione ci hanno spinto a dare alle stampe questo nuovo testo. Si tratta di novità che attengono sia alla forma di governo che alla forma di Stato. Sotto il primo profilo vanno ricordate soprattutto le modifiche che hanno riguardato il numero dei parlamentari e la parificazione dell’elettorato attivo per Camera e Senato. Modifiche che sono appena divenute operative e che già hanno prodotto i loro effetti sul terreno dei regolamenti parlamentari. Modifiche che sono intervenute in un quadro generale, sempre in ordine alla forma di governo, caratterizzato da sviluppi singolari: dalla formazione del Governo Draghi, alla vicenda relativa alla rielezione di Mattarella alla Presidenza della Repubblica, alla conclusione anticipata della legislatura. Tutto ciò mentre risulta ulteriormente accentuata l’atrofizzazione della legge parlamentare. Sotto il secondo profilo, quello della forma di Stato, al di là degli sviluppi legislativi e giurisprudenziali (specie della giurisprudenza costituzionale) in tema di diritti di libertà, va sottolineata la ripresa del dibattito sull’assetto dell’autonomia regionale. Più in particolare, accantonata la prospettiva di rimettere mano al testo del Titolo V della seconda parte della Costituzione, così come riformato nel 2001, sta prendendo corpo l’ipotesi dare attuazione del regionalismo differenziato, previsto dall’art. 116, co. 3, Cost. Tale ipotesi fa oggi parte ufficialmente del programma dell’attuale Governo ma ha suscitato e suscita numerose perplessità in ordine alla sua compatibilità col disegno costituzionale complessivo nonché all’impatto che questo istituto è in grado di produrre sull’impianto generale del nostro regionalismo. Quelli segnalati non sono che alcuni dei profili presi in considerazione per rendere il testo il più possibile aggiornato e avvertito degli sviluppi che si registrano nel nostro contesto poilitico-istituzionale. Nel concludere il nostro lavoro vogliamo render noto che per questa nuova edizione ci siamo avvalsi della preziosa collaborazione del Prof. Giovanni Tarli Barbieri che vogliamo ringraziare così come ringraziamo il gruppo di giovani che si è fatto carico del compito di raccogliere e ordinare il necessario materiale documentario e composto dai dottorandi di ricerca Giovanni Aversente, Jacopo Mazzuri e Leonardo Alberto Pesci, dall’assegnista di ricerca Edoardo Caterina e dal ricercatore a tempo determinato Matteo Giannelli.

Diritto costituzionale

Diritto costituzionale PDF Author: Andrea Pisaneschi
Publisher: G Giappichelli Editore
ISBN: 8892112945
Category : Law
Languages : it
Pages : 721

Book Description
Gli anni 2016 e 2017 hanno sancito alcune svolte – non necessariamente positive – nel diritto costituzionale. La non approvazione della riforma costituzionale ha avuto indirettamente impatto sull’approvazione di una nuova legge elettorale. Anche la giustizia costituzionale ha presentato alcune novità, con conseguente bisogno di sistematizzazione. La terza edizione del testo “Diritto costituzionale” di Andrea Pisaneschi, tiene conto delle novità degli ultimi anni e illustra come queste ultime possano apportare delle modifiche all’interno del sistema costituzionale.Inizialmente vengono prese in considerazione le definizioni di Stato e di diritto, partendo dall’organizzazione dello Stato e dalle sue principali componenti: popolo, territorio e potere sovrano. La Costituzione vista come limite al potere apre lo sguardo all’analisi delle sue diverse tipologie, si possono infatti distinguere diversi tipi di Costituzioni: flessibili e rigide, lunghe e brevi, formali e materiali.In seguito si passa ad una analisi più specifica, riferendosi nel dettaglio alla Costituzione italiana, e prendendo in considerazione le sue origini storiche e, da un punto di vista più prettamente tecnico, il procedimento di revisione di quest’ultima.Nella seconda parte del volume trovano spazio le fonti del diritto: si pone l’accento sulla centralità della legge all’interno della Costituzione e sull’analisi degli atti con forza di legge e sui regolamenti, per poi concludere con l’analisi delle norme di diritto internazionale e delle fonti europee.L’organizzazione dello Stato e di conseguenza le varie forme di Stato e di governo vengono illustrate nella terza parte, in cui si studia il funzionamento del Parlamento, del Governo, il ruolo del Presidente della Repubblica, il sistema dell’ordinamento regionale e gli strumenti diretti di partecipazione popolare. Infine nella quinta parte i diritti fondamentali e le garanzie trovano la loro collocazione, a partire dalla distinzione tra eguaglianza formale e sostanziale, per poi passare all’analisi delle principali libertà dei singoli e delle formazioni sociali sino ai diritti politici e sociali.

Lezioni di diritto costituzionale

Lezioni di diritto costituzionale PDF Author: Vezio Crisafulli
Publisher:
ISBN:
Category : Law
Languages : it
Pages : 164

Book Description


The European Union after Lisbon

The European Union after Lisbon PDF Author: Hermann-Josef Blanke
Publisher: Springer Science & Business Media
ISBN: 3642195075
Category : Law
Languages : en
Pages : 586

Book Description
The book contains 24 contributions from European law scholars and practitioners analysing the constitutional basis of the European Union and the normative orientation of the Common Foreign and Security Policy (CFSP) as well as the central economic and monetary provisions (TFEU) after the Reform Treaty of Lisbon. Presenting the findings of a European research team, which is composed of authors from eight Member States, the publication underlines the aspiration of the editors to thoroughly analyse the constitutional law of the European Union currently in force.

Constitutionalism and Legal Reasoning

Constitutionalism and Legal Reasoning PDF Author: Massimo La Torre
Publisher: Springer Science & Business Media
ISBN: 1402055951
Category : Law
Languages : en
Pages : 198

Book Description
This book of legal philosophy contends that positive law is better understood if it is not too easily equated with power, force, or command. Law is more a matter of discourse and deliberation than of sheer decision or of power relations. Here is thought-provoking reading for lawyers, advocates, scholars of jurisprudence, students of law, philosophy and political science, and general readers concerned with the future of the constitutional state.

The Treaty on European Union (TEU)

The Treaty on European Union (TEU) PDF Author: Hermann-Josef Blanke
Publisher: Springer Science & Business Media
ISBN: 3642317065
Category : Law
Languages : en
Pages : 1821

Book Description
The major Commentary on the Treaty on European Union (TEU) is a European project that aims to contribute to the development of ever closer conceptual and dogmatic standpoints with regard to the creation of a “Europeanised research on Union law”. This publication in English contains detailed explanations, article by article, on all the provisions of the TEU as well as on several Protocols and Declarations, including the Protocols No 1, 2 and 30 and Declaration No 17, having steady regard to the application of Union law in the national legal orders and its interpretation by the Court of Justice of the EU. The authors of the Commentary are academics from ten European states and different legal fields, some from a constitutional law background, others experts in the field of international law and EU law professionals. This should lead to more unity in European law notwithstanding all the legitimate diversity. The different traditions of constitutional law are reflected and mentioned by name thus striving for a common framework for European constitutional law.

Corporatism and Fascism

Corporatism and Fascism PDF Author: Antonio Costa Pinto
Publisher: Routledge
ISBN: 131538888X
Category : Political Science
Languages : en
Pages : 354

Book Description
This book is the first conceptual and comparative empirical work on the relation between corporatism and dictatorships, bringing both fields under a joint conceptual umbrella. It operationalizes the concepts of social and political corporatism, diffusion and critical junctures and their particular application to the study of Fascist-Era dictatorships. The book’s carefully constructed balance between theory and case studies offers an important contribution to the study of dictatorships and corporatism. Through the development of specific indicators in ‘critical junctures’ of regime change and institutionalization, as well as qualitative data based on different sources such as party manifestos, constitutions and constitutional reforms, expert commissions and the legislation that introduces corporatism, this book traces transnational sources of inspiration in different national contexts. By bringing together a number of both established and new voices from across the field, this book will be of interest to students and scholars of fascism, dictatorship and modern European politics.